Acrilico, Resina su Tela
Opera pronta per essere appesa.
Chiuso nel mio atelier durante il lungo lockdown, ho dato sfogo alla mia rabbia e alla sofferenza per la tragedia mondiale in atto, e al desiderio di esprimermi e parlare all’umanità con la mia arte, che diventa ora più che mai un bisogno vitale. Così nasce l’opera “Covid”. Sulla tela è rappresentato verosimilmente un virus gigante che inizia a frantumarsi, a rompersi, a ridurre la compattezza tipica della sua struttura circolare, a ragnatela: è un virus ormai fragile che soccombe sotto l’azione dirompente di frustate di colore, tipiche della “Decostruzione concettuale”, il mio stile pittorico. Le frustate di colore che colpiscono il virus rappresentano l’estrema volontà dell’uomo di distruggerlo, di annientarlo nel più breve tempo possibile, per tornare ad abbracciarsi, a vivere una vita felice. L’opera è da considerare come “segno” per le future generazioni affinchè non dimentichino questa lacerata contemporaneità!