Con questa scultura voglio porre l’attenzione sull’inquinamento atmosferico. Ho utilizzato il plexiglass per rendere la trasparenza dell’aria. Con frustate di colore rompo metaforicamente le nanoparticelle tossiche invisibili, i cosiddetti killer dell’aria. Le api, primo indicatore di inquinamento, sono state raccolte morte nei campi trattati da pesticidi tossici e inserite nella scultura per dare loro una nuova vita. Pongo l’attenzione sul peso dell’invisibile e quanto esso in realtà ci sfugga; non si tratta di un invisibile astratto, bensì di un invisibile concreto, materiale, che, sfuggendo alla nostra vista, ha la forza di penetrarci impercettibilmente, e peggio, di ucciderci pian piano… ad ogni respiro. Le invisibili nanoparticelle tossiche che inquinano l’aria e che contaminano le nostre cellule e il nostro DNA… il “peso” dell’invisibile.