Ceralacca, oggetti, tubo led su tela
Opera con cornice pronta per essere appesa
Applicando sulla tela alcuni ingranaggi rotti del motore, si evoca il tema del lavoro, particolarmente incentrato sui costi e sulle dinamiche salariali, che fanno spostare le masse umane da un continente all’altro. Sprigiono l’energia dei colori per lanciare il mio grido di dolore di fronte all’inquietudine che affligge l’uomo contemporaneo: “frustate” di colore vengono inferte con violenza alle tele, che sembrano restare ferite come l’uomo soccombe sotto i colpi della violenza quotidiana.
Si celebra, in realtà, una rivalsa dell’uomo moderno: ad essere distrutti sono quei simboli che hanno abbrutito per secoli l’umanità, come lo sfruttamento selvaggio dell’uomo nel lavoro. In questo modo attuo una decostruzione innovativa, non degli oggetti, ma dei concetti, per annientare quel sistema unificatore e svelarne pregiudizi e contraddizioni, ma anche per affermare, de-costruendo, una costruzione di concetti positivi come il rispetto dell’uomo nel mondo del lavoro.